Zafferano

Lo zafferano è forse la spezia più preziosa in assoluto, un grammo di pistilli di qualità richiede ore di lavoro completamente manuale e centinaia di fiori colti nei freddi mattini novembrini al sorgere del sole.

Il suo sapore tipico ed il suo colore intenso ne fanno un ingrediente insostituibile in cucina e alcuni nutrienti contenuti in esso hanno proprietà davvero interessanti.

 

Lo zafferano si ottiene da una particolare varietà di croco, Crocus sativus, una pianta della famiglia delle Iridacee, del quale si utilizzano i tre stimmi, la parte destinata a ricevere il polline, raccolti a mano ed essiccati. La pianta è stata domesticata da esemplari selvatici, si narra sull’isola di Creta a partire dal 3000AC.

 

Greci, Romani ed Egiziani amavano la spezia che era oggetto di mercanzia nel bacino Mediterraneo, particolarmente da parte dei Fenici.  Anche in Persia e nel Medio Oriente lo zafferano era utilizzato come spezia e come deodorante.

 

Alessandro di Macedonia, si dice, aggiungesse zafferano all’acqua del suo bagno per curare le molte ferite patite in battaglia.

 

Il nome zafferano deriva in effetti dall’arabo za῾farān che a sua volta deriva dal persiano zaâfara, il termine che indica il croco. Dal medioevo in poi, lo zafferano, oltre che come spezia, era ampiamente utilizzato come medicinale, specie durante le periodiche pestilenze del periodo.

 

Lo zafferano è una pianta ampiamente utilizzata in ambito culinario, alla quale sono attribuite interessanti proprietà, fra cui spiccano quelle digestive. Infatti, lo zafferano assunto a piccole dosi è in grado di stimolare la secrezione dei succhi gastrici, favorendo, in questo modo, la digestione.

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